EMBOLIZZAZIONE,ESPERIENZE NEGATIVE DA DIMENTICARE. LA STORIA DI GINEVRA DA LUCCA
Buonasera a tutte,
affidandomi al Dr Google prima e a dei forum sul fibroma dopo, avevo trovato un bel gruppo di donne belle entusiaste ( forse troppo e già avrei dovuto immaginare)dell'embolizzazione del fibroma uterino. La cosa più singolare del gruppo era che la grande specificità di questa embolizzazione non fossero solo i risultati magnifici che sbandieravano ma che fosse e dovesse essere per forza fatta assolutamente gratis con ospedali e medici che si mettevano totalmente a disposizione della paziente. A rafforzare il tutto una blogger che sponsorizzava in una sua pagina molto smielata alcuni medici evitando invece accuratamente di nominare altri. Consultata via email giurava sulla bontà di alcuni mettendomi in guardia invece su un altro (il mio salvatore postumo) che io sinceramente nemmeno le avevo nominato. Insomma mi sottopongo in uno di questi ospedali all'embolizzazione e dopo ben due ore e 20 minuti di operazione mi si dice tutto bene. Passano mesi e io sto ancora male. Il medico embolizzatore non risponde mai, il reparto non me lo passa, non esiste alcuna documentazione visiva del mio caso, nessuna immagine. Il mio medico di base non riesce ad avere e vedere niente. Ormai affranta mi decido a rivolgermi al più esperto ( quello tanto odiato dalla blogger). Lui mi spiega finalmente molto bene la mia patologia e cosa andrà a fare. 15 minuti e l'intervento è terminato. Mi dice che una vena uterina non era stata nemmeno toccata in precedenza e che quindi non potevo certo guarire. Passano i mesi ma io sto subito meglio. Ad un anno e più mi tolgo il sassolino dalla scarpa e non solo ringrazio il Dr Lupattelli, che tutti definiscono anche molto umano. Sinceramente non è questa la cosa che posso dire di aver apprezzato di più di lui ,ma sinceramente è serio, onesto e veramente competente. Mi chiedo con che coraggio certa gente dia consigli stravolgendo la realtà o pubblicizzando proprio quelli che sono meno preparati e disponibili. Questione di soldi o compassione con chi fa più fatica ad avere pazienti? Sinceramente di compassione ne ho vista poca ma tanti interessi dietro a puerili consigli sui social o internet.
Sempre rivolgersi ai più bravi.