Katia VS Fibroma: 1-0
Ciao a tutte! Mi chiamo Katia, ho 41 anni, abito ad Anzio, in provincia di Roma ed avrò letto i forum che pa
rlano di Embolizzazione del Fibroma dell'utero almeno cento volte nei mesi scorsi! Cercavo di farmi coraggio e leggere i commenti sulla tecnica dell'embolizzazione, rispetto alla quale non sapevo praticamente nulla. Almeno prima di dicembre, quando sono stata operata con successo dal Dr Tommaso Lupattelli.
La mia storia è molto simile a quella di ognuna di voi, Fibroma-fighter! In lotta contro questo maledetto per più di un anno: all'inizio cicli super abbondanti, poi vere e proprie emorragie che non riuscivo a fermare nemmeno più con il tranex preso tre volte al giorno! Ho cambiato parecchi ginecologi, che via via mi hanno fatto "sperimentare" la menopausa farmacologica - di cui indosso ancora gli "effetti" collaterali -, con punture a go go di Enantone, almeno tre tipi diversi di pillola anti concezionale e cicli sempre più frequenti di progesterone.
Insomma un accanimento terapeutico, rispetto al quale il fibroma continuava a crescere e a "risentirsi" di tanta cattiveria nei suoi confronti ed io continuavo a perdere le speranze di tornare ad una vita normale: sangue, sempre e solo sangue e l'emoglobina che oramai era arrivata ad 8. Nemmeno più le pasticche di ferro facevano nulla, ero in anemia totale. Dopo le continue e sempre più frequenti corse al Pronto soccorso e le telefonate al ginecologo di turno - che pure sembrava spazientito - l'amara verità:
"Lei è resistente a qualunque trattamento, deve togliere l'utero!".
Siete donne come me e sapete bene cosa significa sentirsi dire questa frase; non solo perché questo organo così piccolo è deputato a contenere i nostri esserini, ma soprattutto per tutte le conseguenze che possono derivare da una isterectomia. Non volevo rassegnarmi all'idea, intanto continuavo a perdere sangue... ero disperata e non ero più me stessa. Una sera, era fine novembre dello scorso anno, mi sono messa su internet ed ho iniziato a cercare, cercare, cercare... non so cosa... ma sentivo di dover cercare qualcosa che mi ridesse speranza. Finalmente, mi sono imbattuta in questo forum e in altre pagine che parlavano di una nuova tecnica, l'Embolizzazione... pagine e forum erano legati da un comune denominatore: il dottor Tommaso Lupattelli. Che poi mi sono ricordata di aver visto una volta in Tv da Barbara D'Urso, proprio mentre parlava dei fibromi uterini e della loro cura. Mi sono fatta coraggio, ho telefonato e preso appuntamento per il giorno seguente a Roma: singolare che abbia trovato posto proprio subito, e già il giorno dopo.
Qualcosa mi diceva che ero sulla strada giusta: da qualche parte ho letto che se non forzi le cose, ma le cose accadono naturalmente allora è proprio così che deve andare. Mi ricordo ancora la faccia, interrogativa di mio papà: "ma sei sicura?", cavolo sicurissima! Se esiste anche solo una possibilità di conservare il mio bell'utero beh io ci devo provare! Che dire il Dr Lupattelli è un medico davvero straordinario, dotato di molta umanità, mi ha parlato molto serenamente, sembrava sapesse già di tutte le sofferenze che avevo patito durante quell'anno... Poi mi ha detto che l'intervento si poteva fare e lo abbiamo fissato per la settimana successiva in clinica a Casalpalocco: era il 2 dicembre. Io ero molto spaventata e chi non lo sarebbe? Ma le infermiere, i medici e il ginecologo Dott Rossini, sono stati davvero molto cortesi, rassicurandomi; una di loro, appena entrata mi ha detto:
"Non deve essere tesa, vedrà quando uscirà da qui avrà un bel sorriso e tornerà a dirmi che avevo ragione, non serve avere paura".
Beh l'intervento è stato velocissimo: 7 minuti e mezzo! Giuro! Il Dr Lupattelli ha una mano eccezionale, non ho sentito nulla durante l'operazione, che consiste nell'inserimento di un piccolo catetere nell'aorta femorale di destra... Mi chiedevano continuamente come stavo e se sentivo dolore; io sono una gran fifona, questo lo debbo dire, ma onestamente sentivo di potermi fidare. Poi sono stata riaccompagnata in stanza, monitorata e mi hanno applicato la flebo per sentire meno dolore... Certo un po' di dolore lo senti, ma sapevo che più se ne sente e meglio è perché significa che il fibroma sta andando in necrosi. Al terzo giorno sono uscita, tornata a casa, ho proseguito la terapia e dopo 12 giorni ero al lavoro, senza esagerare ma senza più emorragie! Dopo 21 giorni il mio corpo ha deciso che era ora di liberarsi di quel "mostro" e naturalmente ha espulso il mioma, che sensazione vederlo lì, davanti a me, già completamente devascolarizzato! Dopo un mese dall'intervento l'emoglobina era risalita a 10, oggi è 12. Ho già fatto la prima visita di controllo, sono in attesa della seconda: l'ecografia parla chiaro, sembra non ci sia stato nulla! Il ciclo è tornato regolare quasi subito - un mese dopo avevo le mestruazioni - e finisce! Sì finisce! ha un inizio e una fine, con perdite non abbondanti. Tornerò a Casalpalocco a dire all'infermiera che aveva ragione: il sorriso è tornato e con esso la consapevolezza di aver fatto bene,a fidarmi di me stessa, a non rassegnarmi, a voler cercare un'alternativa valida. Se volete, sono a disposizione per altre informazioni. Un abbraccio virtuale a tutte voi, Donne embolizzate e in attesa di embolizzazione, che come me non vi arrendete mai!
Katia