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Da Esmya all'Embolizzazione: Maria è tornata a sorridere

womens health 618cf5379643007044bcaf9499043cfcIl mio nome è Maria Galanti, ho 37 anni, sono siciliana ma vivo a Torino da 7 anni.

Ho un utero fibromatoso… Vi racconto la mia storia in merito…
Il problema principale era rappresentato da un fibroma intramurale che provocava flussi mestruali molto abbondanti, a causa dei quali soffrivo di anemia, con valori di emoglobina molto bassi…
Il ginecologo, che mi aveva in cura allora, mi disse che la situazione era particolarmente delicata, visto che il fibroma principale intramurale era attaccato all’endometrio. La posizione del fibroma avrebbe reso l’eventuale asportazione del fibroma particolarmente rischiosa, in quanto, una probabile emorragia durante l’intervento, avrebbe potuto indurre il chirurgo all’asportazione dell’utero.
La diagnosi, per niente incoraggiante, mi indusse a consultare altri ginecologi ma il risultato non cambiava… Alla fine di ogni visita ero in lacrime e disperata..
Tornai dal mio ginecologo, il quale mi consigliò di provare un nuovo farmaco “Esmya”; avrei dovuto assumerlo per tre mesi al fine di ottenere una riduzione delle dimensioni del fibroma, per poi asportarlo con minori rischi.
Iniziai ad assumere Esmya, con grandi aspettative, e sopportando gli effetti collaterali del farmaco (amenorrea, aumento di peso, capogiri, ecc.). Dopo quasi tre mesi di cura con Esmya mi sottoposi ad ecografia. Il fibroma non aveva subìto alcuna variazione, non si era ridotto… Il ginecologo mi consigliò di continuare ad assumere Esmya per altri tre mesi, sperando in una riduzione delle dimensioni del fibroma.
Ero confusa, non avevo alcuna certezza… Assumevo un farmaco che mi stava cambiando nel corpo e nell’umore e che non mi dava nessuna sicurezza di risoluzione del problema. La mia famiglia, i miei amici cercavano di incoraggiarmi ma io ero sempre più triste. Se avessi perso l’utero non so come avrei potuto reagire, questa eventualità mi terrorizzava.


Non mi fidavo più dei medici, nessuno di loro mi capiva e nessuno era in grado di darmi certezze e neanche speranze. Cominciai, con mia sorella, a cercare su internet, a leggere, a studiare… Un giorno, durante le nostre ricerche insieme, io e mia sorella entrammo in un forum nel quale numerose donne raccontavano la loro esperienza ed i loro problemi con i fibromi; molte di loro avevano risolto il problema grazie al Dr Tommaso Lupattelli, mediante embolizzazione. Mi documentai sull’embolizzazione e immediatamente decisi di scrivere un messaggio sul sito del Dottor Lupattelli. Il giorno immediatamente successivo mi contattò la cara Nuccia, la segretaria del Dottore, e fissai un appuntamento per la settimana successiva.
Incontrai il Dr Lupattelli a Milano; dopo aver esaminato la mia risonanza magnetica, mi incoraggiò e mi disse che con l’embolizzazione avrei risolto il mio problema. Mi colpì, oltre alla sua evidente professionalità, la sua grande umanità, il suo sorriso rassicurante. Mi fidai immediatamente.
Era il 5 marzo 2015. Sospesi immediatamente Esmya (come consigliato dal Dr Lupattelli) e mi sottoposi ad embolizzazione già il 19 marzo. L’intervento di embolizzazione, eseguito dal Dr Lupattelli a Catania, in anestesia locale, durò circa 15/20 minuti; tornata in stanza, il dolore veniva lenito mediante somministrazione di sedativi. Il dolore, presente durante le prime ore successive all’ intervento, è indice della buona riuscita dell’intervento in quanto il fibroma, dopo l’ embolizzazione, va in necrosi.
Già il giorno successivo, il dolore era svanito e dopo due giorni di degenza tornai a casa. Dopo una settimana dall’intervento ero in piena forma.
Il ciclo mestruale saltò solo il primo mese successivo all’intervento, per tornare poi regolare; la cosa meravigliosa è che dopo l’embolizzazione sono spariti i flussi abbondanti! Il flusso è normale e regolare. La settimana scorsa mi sono sottoposta alla prima ecografia dopo l’embolizzazione; il fibroma intramurale di 10 cm è adesso circa 5 cm! Il Dottor Lupattelli dice che è solo l’inizio!!!
Non credete a chi vi dice che l’unica possibilità in questi casi sia l’isterectomìa… La soluzione esiste!
Grazie infinite Dottor Lupattelli! Mi ha ridato la serenità e sul mio viso è tornato il sorriso!

 

Maria Galanti