Valentina con un intervento mini invasivo ha salvato l'utero e se stessa
Ecco un'altra bellissima testimonianza a favore della tecnica dell'embolizzazione dell'utero: nessuna cicatrice e rischi pari a "0"
Buongiorno, mi chiamo Valentina e sono di Roma. Tre fibromi mi hanno accompagnato per diverso tempo, sono rimasta incinta, sono cresciuti come previsto e dopo aver partorito si sono ridimensionati tutto questo senza aver avuto mai nessun sintomo.
Nel 2009 decidiamo con mio marito di avere un'altro bambino e per "aiutarci" la mia ginecologa mi prescrive un farmaco per aumentare l'ovulazione: una catastrofe, dopo sole 2 pillole partono emorragie infinite, terminato il ciclo non ci penso più finché il mese dopo mi si ripropone la stessa situazione e finisco al pronto soccorso dove "scusate l'ignoranza" ho appreso che i miei fibromi stanno crescendo in maniera piuttosto veloce, faccio una visita privatamente e mi prospettano una miectomia con la non remota possibilità di perdere l'utero poiché è anche fibromatoso e quindi ha problemi a contrarsi, sta di fatto che presa dalla paura non mi presento per l'intervento, i problemi però non si risolvono per magia e gli antiemorragici diventano miei compagni di sventura, nel frattempo cerco una soluzione meno invasiva e sicura per i miei fibromi: dapprima diete varie, poi le cose più assurde lette in internet finché trovo il sito di un noto ospedale romano dove praticano la focalizzazione dei fibromi.
Questa metodologia prevede di portare ad alte temperature i fibromi da trattare distruggendoli e lasciando integre le zone limitrofe. Decido di provare e mi chiamano quasi subito: essendo un trattamento sperimentale hanno bisogno di persone che si prestino. L'intervento in se non è stato doloroso ne prima e ne dopo il trattamento che è consistito semplicemente nello stare fermi all'interno della macchina di risonanza magnetica. Alla fine dopo circa 3 ore è stato trattato il fibroma che mi dava più problemi, la "fusione " dello stesso è stato per il 90%.
Niente male, per due anni non ho avuto più problemi anche se il fibroma non si è mai ridotto, poi all'improvviso il fibroma si rivascolarizza da quel 10% rimasto "vivo"creandomi il doppio dei problemi, effettuo un secondo trattamento che non dà i risultati sperati: a questo punto i dottori alzano le mani. Sempre più abbattuta ma intestardita a voler risolvere il problema finalmente entro in un forum dove si parla del dott. Lupattelli, mi informo un pò su di lui e sembra che sia la massima autorità per quel che riguarda una tecnica che si chiama embolizzazione ed è minimamente invasiva: soppesando quanto leggo mi convinco, contatto la segretaria, sta di fatto che gli ultimi di luglio di quest'anno faccio un consulto con il dottore, peraltro disponibilissimo a spiegare più volte quanto richiesto.
Sono talmente convinta di quanto sto facendo che la settimana dopo entro nella clinica romana dove opera il dott. Lupattelli e mi sottopongo all'embolizzazione.
Che dire: clinica pulitissima, personale ineccepibile, per quel che riguarda l'intervento non ho sentito nulla soltanto una volta finito sono iniziati i veri dolori e la nausea ma che si può volere? Niente tagli niente cuciture e dopo due giorni a casa dove ho continuato a stare male per circa una settimana poi tutto in discesa, le mestruazioni sono tornate con solo 2 giorni di ritardo, i sintomi si sono rimessi quasi subito e a distanza di pochi mesi ho delle mestruazioni di 3 giorni e poi finiscono.
Mi sembra di essere tornata indietro nel tempo e ancora non ci credo basti pensare che vado in giro vantandomi di questo intervento. Mi sono dilungata perché è molto duro per una donna perdere l'utero quando lo stesso può essere salvato con un intervento mini invasivo a rischi zero. I ringraziamenti sono insufficienti per descrivere la professionalità del miglior dottore che abbia mai incontrato.
Un in bocca al lupo a tutte,
Valentina