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L'embolizzazione

DANIELA RINUNCIA A ESMYA E SALVA L'UTERO

Salve a tutti, lascio la mia testimonianza felice e sorpresa di vedere dei miglioramenti ogni mese che passa. Dopo tanti anni di disagi, come le emorragie che mi mettevano in imbarazzo davanti ai pazienti e ai miei colleghi, dolori lombari inesplicabili, ciclo mestruale che durava oltre 10 giorni, due anni fa mi è  stato diagnosticato un utero fibromatoso. Il fibroma più grande misurava oltre 50 mm. L'anno successivo la dimensione del fibroma più grande è arrivato a misurare 90 mm. Tutti i ginecologi mi raccomandano la terapia con Esmya, indicato a preparare i fibromi ad un eventuale miomectomia, ma anche loro avevano dei dubbi , sopratutto per una futura gravidanza. 

Disperata anche dai tempi lunghi di attesa per avere una visita in ospedale, ho fatto le mie ricerche e così sono venuta a conoscenza dell'embolizzazione. Con tanti dubbi e paure ho avuto l'appuntamento con il dottor Lupattelli, che si è dimostrato molto sensibile alla sofferenza del paziente e abbiamo fissato l'intervento solo dopo due settimane a Bologna. 

Ho ripreso il lavoro dopo due giorni di degenza e due settimane di malattia. Erano solo gli spasmi e i dolori che mi mettevano a disagio, ma tutto controllato da una terapia profilattica e antidolorifica  accurata. 

Abbiamo anche la possibilità di essere sempre in contatto con il dottor Lupattelli,  rispondendo a qualsiasi dubbio. 

Dopo un mese ho fatto l'ecografia di controllo e i fibromi si ,sono diminuiti alle dimensioni di due anni prima. Il ciclo mestruale non supera i 4-5 giorni , il mio peso si è normalizzato e i disagi premestruali inesistenti. 

Dopo sei mesi dall'intervento, il fibroma più grande è arrivato alla dimensione di 48 mm e anche il mio ginecologo ha apprezzato tantissimo la professionalità del dottor Lupattelli.  

Spero che con il tempo questa tecnica riceverà il suo giusto valore. 

Colgo inoltre questa opportunità per ringraziare di cuore anche l'equipe del dottore che sono eccezionali. Un abbraccio a tutti quanti.

 

 

La bellissima storia di Cristina

Ho fatto l'intervento il 18 Giugno con il dottor Lupattelli. Ho subito emoraggie mostruose per dieci anni, per un utero non solo fibromatoso, ma anche con adenomiosi  grave, che mi hanno portato anche alla trasfusione, nel tentativo di avere un bambino, dopo la perdita di mia figlia per un errore medico. 

Finalmente, a soli due mesi dall'isterectomia ormai inevitabile, secondo i ginecologi,  mi sono imbattuta in  questo metodo su internet e mi sono operata. Già dopo due giorni dall'intervento ho avuto il ciclo. Era talmente leggero da avermi fatto venire il dubbio che fosse saltato. A distanza di tre mesi posso confermare che le perdite sono state ridotte drasticamente. Sono passata da perdite da assorbenti per l'incontinenza agli assorbenti ultrasottili. I dolori terribili sono spariti e io ho ripreso a vivere!! Vi prego credetemi e salvate il vostro utero. La cosa che più mi ha fatto arrabbiare è la presunzione dei tanti ginecologi che mi hanno visitata (almeno una decina) a cui ho raccontato dell'intervento. Nessuno mi ha chiesto il numero di telefono del dottore e nessuno ha voluto farmi un'ecografia. 

Un medico non dovrebbe mai esitare nel cercare soluzioni per i propri pazienti. Sarà che sono un ingegnere per cui per me la logica ha una sua importanza, ma mi sarei aspettata  molta più curiosità da persone di scienza, tanto più se di mezzo c'è la salute di persone. Nessuno mi ha voluto visitare e non ha alcun senso, se non la presunzione di non ammettere i propri limiti o peggio, interessi economici o di prestigio. 

Ho ripreso a vivere. Grazie al dottor Lupattelli che ha fatto la differenza. È un intervento apparentemente semplice, ma le variabili sono tantissime. Il numero di fiale necessarie, il calibro delle particelle embolizzanti , l'anatomia  dell'utero, dei vasi. Il mio era un caso disperato e credo che l'esperienza abbia fatto la sua parte. Se il dottor Lupattelli fosse stato meno esperto non avrei ottenuto questi risultati. 

GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!!

Carolina rinuncia ad Esmya e guarisce con l'Embolizzazione

 
 
Carolina ci ha inviato la sua bella storia. La pubblichiamo con piacere.
 
La mia storia con il fibroma inizia nel 2012 con un ecografia in seguito ad infiammazione dovuta ad un ciclo mestruale ininterrotto di 30 giorni.
Non avevo dato granché peso alla situazione essendo reduce da un piccolo intervento chirurgico, stavo facendo dell' eparina, pensai che la causa del ciclo continuo fosse dovuto alle punture di anticoagulante. Il mio ginecologo si limito' a rispondermi utilizzando semplicemente l'espressione  “ e' verosimile che dipenda da cio' “.
Oggi credo che la causa fosse da attribuire (anche se molto piccolo- circa  1,25 mm) ad un “miomino”, così lo definì il ginecologo, un piccolo fibroma da tenere sotto controllo. 
Prima di allora non avevo mai sentito parlare di mioma o di fibroma. Mi disse che con la menopausa si sarebbe ridotto  da solo.
Tornai a casa ed iniziai una ricerca per capire di cosa si trattasse e mi si aprii un mondo. Il mio fibroma rimase pressoche' stabile per 2 anni, poi iniziò a crescere sino a misurare 7 cm ad un controllo eseguito nel dicembre 2017.
Chiesi al ginecologo cosa avrei potuto fare. Che soluzione trovare. La sua risposta fu: “isterectomia “. Io, con calma e tranquillità  (avevo già fatto una visita da Lupattelli, mi ero gia' cercata la soluzione da sola), gli chiesi se ci poteva essere comunque un’alternativa. Avrei voluto mi proponesse l’embolizzazione  ed invece mi menziono' un farmaco, chiamato Esmya, che però doveva prescrivermi in ambito ospedaliero, sarei quindi dovuta recarmi in ospedale. Non sapevo di cosa si trattasse ma non ero molto convinta di assumere dei medicinali, anche perché la ginecologa che avevo prima mi aveva gia' precedentemente prescritto un altro farmaco, il progesterone, che tenevo in casa senza tuttavia averlo mai assunto.
Il 20 gennaio 2018 mi arriva il ciclo ma questa volta fu emorragico, non sapevo più come controllare il flusso che duro' quasi 5 giorni. Allora richiamai il ginecologo che mi fisso' un appuntamento in ospedale dove mi prescrisse il fatidico farmaco ( Esmya), un ciclo di sei mesi fino a giugno 2018, poi ci saremo rivisti per un ecografia in modo da capire cosa sarebbe stato meglio fare.
Tornai a casa e cercai su internet “Esmya“, il primo risultato fu: “farmaco chemioterapico.”
Andai dal mio medico di base per la prescrizione medica della ricetta (premetto che non avevo nessuna intenzione ne' di assumere Esmya ne' tanto meno farmi asportare l’utero), non avevo assunto in passato il progesterone, figuriamoci se mi sarei sottoposta a tutto il resto. 
Il medico mi prescrisse comunque il farmaco, raccomandandomi di aspettare che mi tornasse il ciclo visto che aveva un costo di 200 euro.
Io avevo già i contatti del Dottor Lupatelli e ricordo che sulla sua pagina FB aveva pubblicato la nota dall’agenzia del farmaco di sospendere la somministrazione di Esamya per possibili gravi danni epatici. Questa nota risaliva esattamente al 1 dicembre 2017 mentre a me lo stesso farmaco fu prescritto il 27 gennaio 2018. A questo punto mi rivolsi cosi' al medico di base:
⁃Mi scusi dottoressa, ma questo farmaco è stato praticamente bloccato dall’agenzia del farmaco perché potenzialmente dannoso. E  lei continua a prescriverlo? La sua risposta fu :
 
⁃Questo deve saperlo lei!
⁃Devo saperlo io?
 
Andai via dallo studio del medico di base a dir poco esterrefatta per la risposta che avevo ricevuto.
Non sono un medico e si presume che i pazienti si fidino ciecamente di chi si trovano davanti. Contattai subito la segreteria del dottor Lupatelli che mi fissò l’appuntamento per i primi di Febbraio dove il Dottor Lupatelli mi programmò l’intervento di embolizzazione, intervento per nulla invasivo, 20 minuti in sala operatoria completamente vigile e serena, senza avvertire nessun dolore. Forse dopo, ma fu tenuto sotto controllo con degli antidolorifici. Va comunque sottolineato che il dolore post operatorio è molto soggettivo, va da persona a persona. Due giorni in clinica e poi subito a casa dove ho avuto perdite per circa un mese; poi niente di più. Da subito non avvertii più quel senso di minzione continua, oggi non avverto più alcuna compressione in addome, in sostanza sto bene e premetto che a 52 anni ho ancora il ciclo. A giugno farò l’ecografia e non mancherò di dare testimonianza degli esiti.
Grazie Tommaso Lupattelli 

 

Rinata dopo l'embolizzazione

 

Pubblichiamo volentieri il ringraziamento di Jose' al Dottor Lupattelli. Siamo felici per te Jose'.

 

 

 

" Voglio ringraziare il dott lupattelli e dare una speranza a tutte le donne che hanno i fibromi. a giugno 2017 sono stata sottoposta ad embolizzazione, prima di questa data avevo cicli molto abbondanti, la mia vita sociale era diventata letteralmente "impossibile", non avevo piu' le forze fisiche per affrontare qualsiasi attivita' (a causa del ferro basso), ero pallida e sempre stanca. dopo due mesi dall'embolizzazione sono rinata nel vero e proprio senso del termine, attualmente il ciclo e' diminuito e riesco ad essere socialmente attiva come quando avevo 16 anni (adesso ne ho 36)! Il dott lupattelli e' una persona eccezionale, voglio dire a tutte le donne che soffrono di fibromi di non perdere la speranza e di affidarsi a lui."