L'embolizzazione
Embolizzazione fibroma su sclerosi multipla
Elena e' riuscita a trattare il suo fibroma in modo mininvasivo senza così correre il rischio di peggiorare la malattia contro cui combatte da anni. Complimenti Elena per la tua forza ed il tuo coraggio nell'affrontare le prove che la vita ti ha messo davanti.
pubblichiamo la sua bellissima lettera.
Buongiorno a tutti! Mi chiamo Elena, ho 42 anni e sono affetta da sclerosi multipla. Oltre tutti i problemi neurologici legati alla mia patologia, ho dovuto combattere con i disagi di un utero fibromatoso e con l’adenomiosi. Ho avuto x almeno 8 anni (dalla nascita di mio figlio) cicli di 21 giorni, ABBONDANTISSIMI ( tanto da macchiare ovunque mi sedessi.....e x la mia malattia non è facile stare sempre in piedi!) e DOLOROSISSIMI...un vero e proprio CALVARIO! Riuscire a dare una compagnia a mio figlio è ancora un utopia , anche se dopo 2 aborti spontanei ci spero sempre. Ho risolto il mio problema il 28 settembre 2017 sottoponendomi all’embolizzazione col dottor Lupatelli. Intervento per nulla doloroso (soltanto un po’ di fastidio) e degenza di una notte. Ora niente più dolore, il ciclo è regolare ogni 32/34 giorni e mi cambio l’assorbente 2/3 volte al giorno x 3 giorni....UN PARADISO! L’unico lato negativo è lo spotting che dura una decina di giorni tra prima e dopo il ciclo....ma se questo è lo scotto da pagare ci metto la firma! Ora sono già pronta per il prossimo intervento col dottore.....la LIBERAZIONE..... sicuramente non mi solleverà dalla sclerosi ma spero mi sollevi da alcuni sintomi
la LIBERAZIONE e' l'intervento per disostruire le vene giugulari nei pazienti con Sclerosi Multipla, Cefalea Cronica Refrattaria ai Farmaci, Meniere, Malattia del Motoneurone ed altro ancora (ndr).
Desdmona e le sue embolizzazioni
Riportiamo qui la storia di Desdemona che teneva molto a poter raccontare la sua storia. Grazie per la tua preziosa testimonianza.
ciao a tutte. Ho fatto tre embolizzazioni e tutto per aver cercato sempre la soluzione più immediata. Solo dopo la terza ho avuto finalmente risultati (adenomiosi più fibroma di 13 cm). Scrivo qui per ringraziare il Prof Lupattelli che mi ha salvata. Purtroppo in alcuni ospedali pubblici (nord Italia poi) non sanno proprio cosa sia l'embolizzazione pero' si atteggiano come grandi esperti. Il primo intervento 45 minuti. Nessun risultato e mestruazioni ancora più abbondanti. Il secondo intervento a distanza di 5 mesi 2 ore e 30 minuti! Disperata perché stavo sempre peggio mi affido a Lupattelli. Intervento che dura 8 minuti! Giuro! E dalla prima settimana sto benone.
Professore come le promisi non lascio solo la mia testimonianza ma voglio sottolineare che l'embolizzazione funziona se c'e' anche un vero e proprio team!!
Grazie di tutto a lei e a tutto il suo splendido team della embolizzazione!!
Sua Desdi
Cara Desdemona,
I risultati dipendono strettamente dall'esperienza dell'operatore (consigliamo di appurare che l'operatore abbia eseguito almeno 400 embolizzazioni di fibroma) e dalla presenza di un vero Team multidisciplinare che possa seguire il paziente dall'inizio alla fine del percorso. E' importante inoltre avere una segreteria esperta che sappia rispondere immediatamente ad ogni esigenza.
Dr. Tommaso Lupattelli
EMBOLIZZAZIONE EMORROIDI! Metodo innovativo dagli USA.
La patologia emorroidaria affligge ormai un considerevole numero ai pazienti (circa il 50% sopra ai 50 anni della popolazione dei paesi occidentali è affetto da emorroidi nei vari stadi) con elevati costi in relazione all’erogazione dei servizi sanitari, alla spesa farmaceutica e alle ripercussioni sull’attività lavorativa dei pazienti. Sotto il nome emorroidi vengono inclusi quei piccoli cuscinetti vascolari posti nell’ano che tendono ad ingrossarsi in maniera anomala e progressiva ed il cui rigonfiamento causa spesso dolore, sovente anche piuttosto marcato. Le emorroidi, quindi, si scatenano quando la parete di vene situate nel retto comincia a dilatarsi assumendo dimensioni e forme che non sono quelle fisiologiche.
A seconda della zona dove si sviluppano, le emorroidi possono essere classificate in interne che in esterne: le emorroidi interne sono quelle dilatazioni che si sviluppano al di sopra degli sfinteri anali e più precisamente al di sotto della membrana mucosa; le emorroidi esterne, invece, si sviluppano in prossimità o immediatamente sopra agli sfinteri e sono classicamente sottocutanee.
Generalmente si caratterizzano per la loro consistenza molle che però può facilmente apparire dura alla palpazione in particolare se si verifica la formazione di un coagulo al loro interno.
Oggi è possibile trattare la patologia emorroidaria attraverso un intervento mini invasivo alternativo alla chirurgia tradizionale, purtroppo più invasiva e cruenta, messo a punto dal Prof. Vidal di Marsiglia ed eseguita per primo in Italia dal Dottor Tommaso Lupattelli. Il trattamento consiste nell’ avanzamento di un sottilissimo tubicino di plastica (catetere angiografico) nell’ arteria rettale superiore che viene poi occlusa nei suoi rami terminali mediante piccole spirali di metallo o, per usare il temine tecnico appropriato, viene “embolizzata”.
Ciò conduce immediatamente ad una vera e propria decongestione del circolo venoso patologico. Il minintervento viene effettuato mediante una semplicissima anestesia locale ed appare completamente indolore.
La percentuale di successo è molto alta ed i pazienti trattati fino ad ora hanno mostrato un altissimo grado di soddisfazione. Una vera e propria rivoluzione della medicina che vede finalmente un efficace e duraturo rimedio della patologia emorroidaria.
Dott. Tommaso Lupattelli
Specialista in radiologia e radiologia interventistica
Specialista in chirurgia vascolare
Gruppo Villa Maria Cecilia ( Roma – Bologna)
Clinica Columbus, Milano
https://www.pazienti.it/news-di-salute/trattamento-delle-emorroidi-mediante-embolizzazione-05092017
Dott. Tommaso Lupatelli – Facebook
Embolizzazione: la bella storia di Alessandra
Mi chiamo Alessandra e desidero trasmettervi la mia testimonianza riguardo l'intervento di embolizzazione del mio fibroma uterino eseguito dal Dott.r Lupattelli.
La mia vuole essere una lettera aperta, il mio intento è che le mie parole possano essere un aiuto a chi ancora sta decidendo cosa fare.
Il mio percorso è iniziato nove anni fa, e oggi comprendo che avere un fibroma uterino non è un problema solo fisico, che di per sé è già faticoso vivere, nel tempo diventa una malattia che interagisce negativamente sul piano psicologico ed emotivo.
Seppur in forme diverse ogni donna ha intrapreso il "tour" di visite, esami, pareri discordanti, opposti e per mancanza di informazione a 70.000 donne ogni anno viene tolto l'utero.
Volevano toglierlo anche a me, me lo hanno proposto con parole che mi hanno ferita nel profondo e senza spiegazioni.
L'utero non serve solo per procreare, è il nostro centro, è la vita stessa, il cuore della femminilità, è Gioia, è accoglienza, culla della vita nostra, della sessualità vissuta con amore e naturalmente della vita che daremo se lo desideriamo.
Ciò che vi suggerisco con il cuore, affinché cessi questo che è un dramma della mancata informazione da chi di dovere, è di non fermarvi, di cercare perché esiste la tecnica di embolizzazione che può salvare l'utero senza cicatrici e che ci salva interiormente.
Quando ho fatto la prima visita con il Dott. Lupattelli, ciò che mi è piaciuto e che mi ha convinta è stata la chiarezza nel spiegarmi, l'essere guardata in faccia mentre mi parlava.
Il dolore c'è, ma se lo si vive come opportunità di risoluzione, sarà un dolore che si trasforma in gioia. Ognuno ha la sua soglia di tolleranza, ma vi assicuro che non siete e non sarete sole.
Il Dott.r Lupattelli, l'equipe, non mi hanno mai fatta sentire né un numero, né un corpo da operare, ma una persona!
Sono riconoscente per l'empatia, per la professionalità che non è limitata all'intervento, sarete seguite anche dopo, anche a casa.
Concludo esortandovi a credere che ognuna di noi ha il potere di scegliere e poter cambiare, affinché altre donne possano avvalersi della tecnica di embolizzazione che volutamente non viene fatta conoscere.
Ancora grazie Dott.Lupattelli.