L'embolizzazione
VIORICA DA FIRENZE PER L'EMBOLIZZAZIONE DEL FIBROMA UTERINO
Oggi raccogliamo la testimonianza di Viorica da Firenze con l'aggiornamento a due anni dall'intervento.
" Ho fatto ieri la visita dal Dr Lupattelli angosciata e impaurita dalla sentenza che ben tre ginecologi mi avevano dato: isterectomia a causa di grossi fibromi all'utero. Il dottore è stato eccezionale. Sono uscita leggera e contenta senza quella cappa nera di angoscia che mi avvolgeva da mesi. Ha saputo tranquillizzarmi e rispondere ad ogni mio dubbio con grandissima competenza, ma soprattutto con delicatezza ed empatia. Una persona non comune con una grande etica, che ama tanto il suo lavoro. Ha risposto a tante domande mie e di mia sorella ( che mi ha accompagnata a Milano alla visita) e ci ha tenute molto a lungo a colloquio guardando con attenzione il mio caso e la risonanza magnetica. Grazie al dottore so che il mio utero è salvo e sono felice di operarmi con lui perchè so di essere in buone mani. Nelle migliori.
AGGIORNAMENTO
A due anni dall'intervento di embolizzazione, svolto appena dopo un mese dalla visita a Villa Torri a Bologna a dicembre 2019 sto molto bene, ho ancora il mio utero e non ho più cicli emorragici: l'intervento è riuscito è il più grande dei fibromi è ridotto della metà e credo che continuerà a ridursi. Sono felicissima , l'utero ha ripreso le sue dimensioni. Non smetterò mai di ringraziare il Dr Lupattelli."
STEFANIA DA MILANO SCEGLIE L'EMBOLIZZAZIONE
Oggi raccogliamo la testimonianza di Stefania nella speranza che possa essere di incoraggiamento a tutte le donne.
"Buonasera a tutte, stasera vorrei lasciare la mia testimonianza sperando che queste mie parole siano di incoraggiamento a tutte le donne che non sanno come affrontare il problema del mioma uterino. Lo scorso anno, precisamente a febbraio 2020,scopro durante una visita ginecologica di avere un mioma di 4,0x3,5 cm. Ad aprile aspetto la mia prima gravidanza, ma dopo solo sei settimane si interrompe con un aumento significativo del mioma (7,9x7,2 cm). Non vi nego di aver passato giorni davvero pesanti sia fisicamente che psicologicamente, ma non per questo ho perso la speranza di risolvere il problema. Faccio varie ricerche su internet e scopro l'embolizzazione e il Dr Lupattelli. Mi affido a lui. Faccio la prima visita a fine settembre ( il mioma nel frattempo era un po' diminuito ed era a 5,6x5,4 cm). La seconda settimana di ottobre vengo operata. A sei mesi il mioma misurava 3,5x3,8 cm ed era ben devascolarizzato,aveva cambiato forma e consistenza. Non ho più avuto emorragie e nemmeno sintomi premestruali ( per una che prendeva 3/4 oki a ciclo è stata una salvezza). Spero che la mia testimonianza possa dare speranza a chi come me durante un momento di sconforto si è sentita affranta e persa. Ringrazierò sempre il Dr Lupattelli e tutta la sua equipe. "
CARMEN DA VERONA EMBOLIZZA ADENOMIOSI E VARICOCELE PELVICO
Oggi raccogliamo la testimonianza di Carmen, che ha sconfitto l'adenomiosi con l'embolizzazione.
"Si può guarire dall'adenomiosi? I ginecologi mi dicevano di no, che non si può. Non è vero,perché io sono guarita e per questo vorrei lasciare la mia testimonianza e un messaggio di incoraggiamento per le donne che soffrono di questa malattia spesso devastante sia dal punto di vista fisico che psicologico...
Tre anni fa ho iniziato a soffrire di dolore pelvico cronico con improvvise coliche addominali che mi costringevano a trascorrere parte delle mie giornate a letto perché il dolore si attenuava soltanto in posizione distesa. Nessun farmaco era efficace. Nonostante le numerose visite specialistiche, indagini diagnostiche, una laparoscopia esplorativa e terapie farmacologiche, il dolore pelvico e le coliche addominali continuavano, giorno dopo giorno e spesso anche di notte. Premetto che sono infermiera e lavorando in ospedale ho chiesto pareri a molti medici, ma nessuno sapeva darmi risposte in merito a quel dolore che non mi lasciava mai. Un medico mi ha consigliato perfino di provare ad assumere psicofarmaci. Mi sentivo incompresa, umiliata, demoralizzata. Tra i tanti specialisti che mi hanno visitato, mi è stato consigliato un ginecologo esperto in patologie del pavimento pelvico il quale, durante il colloquio prima delle visita, mi ha ribadito più volte che a suo parere i miei disturbi erano legati a problemi intestinali... Poi l'ecografia e infine la diagnosi :" lei ha una malattia cronica che infiltra l'utero, si chiama adenomiosi e non può guarire, se non riesce a tollerare il dolore la metto in lista per una seconda laparoscopia esplorativa considerando anche l'ipotesi di rimuovere l'utero".
Ero disperata. Nonostante la mia preparazione in ambito sanitario, non conoscevo l'adenomiosi e quindi ho iniziato a cercare informazioni da varie fonti. Nel frattempo i miei disturbi diventavano sempre più invalidanti e dopo i pasti il dolore peggiorava notevolmente. Sembravo diventata intollerante a molti alimenti che fino a pochi mesi prima non mi davano problemi. Ho perso 5 kg, troppi per la mia struttura esile. Avevo tutti i sintomi dall'adenomiosi, ma anche molti altri, quindi nonostante i momenti di sconforto, che non mi sono arresa ed ho continuato a cercare fino a scoprire che alcuni dei miei disturbi erano dovuti alla sindrome da congestione pelvica (tra l'altro il referto della RMN addome inferiore parlava di "importante varicocele pelvico e ovarico", ma nessun medico ci ha mai dato importanza.)
Così ho trovato il sito sull'embolizzazione ed ho scoperto l'unica via che potevo tentare per risolvere i miei problemi senza rimuovere l'utero e senza bisturi e tornare ad una vita normale. Ho scelto di affidarmi al Dr Lupattelli per la sua preparazione e la grande esperienza in ambito di embolizzazione. Durante la visita il dottore ha guardato il cd della mia RM e mi ha detto "ci credo che lei abbia dolore!" Mi sembrava impossibile, dopo 3 anni, finalmente un medico che capiva e dava una spiegazione ai miei sintomi. Poche ore dopo ero in lista per l'intervento e un mese dopo ho fatto l'embolizzazione di adenomiosi e varicocele pelvico sx (non è stato possibile effettuare l'embolizzazione di tutto il varicocele in un'unica seduta). Gli effetti dell'intervento si sono notati già dopo la prima settimana : il dolore in sede di adenomiosi è scomparso, l'addome si è sgonfiato completamente, ho ripreso la normale alimentazione senza troppe privazioni e sopratutto le coliche addominali sono diventate solo un brutto ricordo.
Ora a distanza di 2 mesi e mezzo ho fatto il controllo ecografico da cui è emerso che l'adenomiosi è scomparsa e il varicocele si è ridotto, ma so che per guarire quest'ultimo servirà molto più tempo e forse un'ulteriore embolizzazione. Sono molto soddisfatta della mia scelta, nonostante le critiche ed i pareri contrari di molte persone. Quello che trovo più assurdo è che durante questi 3 anni sono stata vista da 7 ginecologi ma nessuno mi ha mai parlato di embolizzazione. Sono profondamente grata al Dr Lupattelli che con grande professionalità e gentilezza è stato presente prima, durante e dopo l'intervento come una figura di riferimento che mi ha rassicurato e mi ha permesso di affrontare tutto con molta serenità. A tutte le donne che soffrono di adenomiosi, coniglio di valutare l'embolizzazione come prima scelta per evitare l'isterectomia e di affidarsi a mani esperte. Guarire è possibile. "
DR LUPATTELLI , MINACCE E DENUNCE?UN THRILLER ROMA-SALERNO SULL'EMBOLIZZAZIONE A LIETO FINE
Oggi raccontiamo la storia di Federica. Per motivi di spazio l'abbiamo dovuta tagliare in qualche punto, ma ci tenevamo a pubblicarla senza stravolgerne comunque il contenuto. Anzi ringraziamo Federica per aver fatto chiarezza. Sappiamo infatti cosa vuol dire gestire un blog.
Si lo ammetto ho dubitato e perciò la serietà della mia patologia mi ha portato a dover indagare per capire la verità sul Dr Lupattelli e l'embolizzazione.
Tutto iniziò quando mi recai da Salerno a Roma per incontrare il Dr Lupattelli. Visita super attenta, lui professionale,preparato, molto gentile, ed era riuscito anche a chiarirmi con certezza un paio di di punti su cui da anni nessuno mi dava risposte. Insomma ero felissima di averlo conosciuto. Chiamo mia sorella al ritorno in autostrada e le racconto entusiasta. Dopo un'ora, prima di arrivare verso Napoli mi richiama e mi dice di aver letto dei commenti su un blog inferocito con questo medico. Io che avevo trovato fino ad ora solo tanti commenti positivi mi fermo in autogrill e vado subito a vedere il blog. Rimango più di mezz'ora ferma a leggere e non vi nascondo, ci rimango male in effetti. Un medico che denuncia le pazienti, che le abbandona, una blogger addirittura insultata. Materia per un fantathriller penso. Torno a casa e scrivo alla blogger. Come immaginavo quando mi risponde massacra il Dr Lupattelli, ma poi ( ho però ripensato a ciò solo molto dopo) si prodiga molto a raccomandarmi altri medici dove, secondo lei, sarei dovuta assolutamente andare ( non mi chiede nemmeno nulla della mia patologia e non ne sa nulla perché io le avevo unicamente scritto solo per avere un opinione su Lupattelli, considerato da tutti il medico di eccellenza per l'embolizzazione ). Dopo di ciò sono combattuta e a malincuore, decido di mettere tutto in attesa. Un medico che minaccia un povera blogger che prima adorava per giunta ( aveva scritto anche un libro lei qualche anno prima e nel libro raccontava cose egregie di questo medico). Che motivo avrebbe la blogger di mentire, mi chiedo. Passano sei mesi e comincio a dover prendere una decisione, non posso più attendere, il fibroma preme troppo ormai. Il caso vuole che la mia vicina storica di ombrellone quest'anno non viene a Gaeta per la stagione. Al posto della sua famiglia trovo una coppia, abbastanza giovane diciamo sui 35 entrambi più o meno. Non ci diamo molta confidenza e ci limitiamo ai saluti. Poi succede l'incredibile. Sento lui un pomeriggio tardi che le dice esattamente queste parole mentre se ne stavano andando. " il Dr Lupattelli diceva che dovevi fare il controllo dopo un anno. Chiedi a lui se puoi aspettare ancora". Gli balzo praticamente addosso convinta già che si tratti del mio dottore. Lei già operata è felicissima di tutto il suo percorso e mi racconta tutti i retroscena. Parliamo fino a quando fa praticamente buio. Sa tutto ed è in contatto con molte ragazze operate da Lupattelli . Le chiedo quindi anche del blog e mi spiega che è tutta una congiura e che molti post in quel blog sono falsi, che la blogger modera il blog a suo piacimento e quindi ora pubblica solo tutto ciò che può fare arrabbiare il Dr Lupattelli ( si diverte a provocarlo insomma ma lo fa solo con lui ). Si dice che ne sia innamorata e che lui non l'abbia mai considerata e ora lei si accanisce. In tutto ciò una cosa a me dispiace tremendamente. Tu puoi anche odiare una persona per mille motivi sui quali non intendo entrare, ma quando si parla di salute tu non puoi sparare a zero su un medico che prima osannavi spaventando tante persone in cerca di una soluzione. Perché se uno ha a cuore veramente le persone o le sue "followers" come si riempie la bocca questa qui, non precludi alle persona una grande possibilità di cura . Non gli scrivi che poi il medico ti abbandona gettandole nel panico proprio quando magari una crede finalmente di aver trovato una soluzione ( che poi se avessi riflettuto senza tanta emotività avrei capito da subito che era tutto troppo esagerato per essere minimamente vero). Insomma posso capire da donna la frustrazione nell'essere rifiutate, ma non per questo puoi fare male a tante persone in cerca di una soluzione, diffamando e spargendo veleno solo per ragioni personali. Altro che amore per le follower qui io vedo solo tanta cattiveria, stupidità ed egoismo. Dico alla Blogger che se vuol fare qualcosa di utile veramente, cominciasse a denunciare tutte le schifezze che certi ginecologi fanno invece che usare il suo blog per motivi prettamente personali. Se veramente volesse fare la paladina della giustizia di cose da denunciare ce ne sarebbero tante. Inchieste serie, quelle si che richiedono coraggio. Non accanirsi su un singolo pubblicando solo ciò che ti pare solo perché uno ti rifiuta ( non posso sapere ovviamente se questa voce sia vera ma tanto accanimento da parte di lei lo farebbe proprio pensare). Infine grazie al Dr Lupattelli che poi ovviamente mi ha operata, grazie alla sua equipe e infine ciao di cuore a te Marina che il caso ha voluto fossi lì, vicino a me in spiaggia e mi illuminassi. Poi a tutte le ragazze che mi conoscono e io ho conosciuto in questo percorso verso la guarigione. Infine un saluto a tutte quelle come me che la cattiveria di qualcuno non ha saputo comunque fermare. Thriller sull'autostrada... Ma "lassù qualcuno mi ama".